In questa pagina potete trovare le biografie disposte in ordine alfabetico dei giudici indipendenti e di fama internazionale che presiederanno il Tribunale a l’Aja il 15 e 16 ottobre. La presentazione degli avvocati segue a quella dei giudici.

Giudici


Dior Fall Sow, Senegal, è consulente del Tribunale penale internazionale, ex-avvocato generale presso il Tribunale penale internazionale per il Ruanda, e membro fondatore e presidente onorario della Lawyers Association Senegalese (AJS).

E’ stata la prima donna a essere nominata procuratrice in Senegal, inoltre ha servito come ufficiale e cavaliere dell'Ordine Nazionale del Merito (Senegal). Ha partecipato a numerosi convegni e seminari sul tema dei diritti umani, la pace e la sicurezza, il diritto internazionale umanitario, e la giustizia penale internazionale in molti paesi, tra cui la Svizzera, il Belgio, l'Austria, l'Italia e gli Stati Uniti.

E’ anche l'autrice di molte pubblicazioni di ricerca su questioni legali. Tra gli incarichi svolti: è stata direttore nazionale del ‘Juvenile Correctional Education and Social Welfare’; direttore responsabile degli affari legali in Sonatel; avvocato generale presso l'ufficio del Procuratore per l'ICTR; e principale avvocato generale per la divisione TPIR di appello.

Jorge Fernández Souza, Messico, è attualmente Giudice della Corte per i contenziosi amministrativi di Città del Messico.

I ruoli ricoperti: delegato governativo del Distretto Federale della Delegazione Miguel Hidalgo; membro del Consiglio del Distretto Giudiziario Federale; direttore della divisone Scienze Sociali e Umane e capo del dipartimento legale dell’Università Autonoma Popolare Unidad Atzcapotzalco; garante al Tribunale Popolare Permanente Capítulo México; Consigliere per la Commissione Nazionale Arbitraggio (CONAI) tra l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale e il governo messicano; giudice del Tribunale Russel contro la repressione in America Latina.

Jorge Fernández Souza è inoltre autore di numerose pubblicazioni su tematiche legali e sociali.

Eleonora Lamm, Argentina, è il direttore Diritti Umani della Corte Suprema di Giustizia di Mendoza.

Ha conseguito un Dottorato e un Master in Bioetica e Diritto, un Master in Diritto Familiare all’Università di Barcellona, Spagna, dove insegna Bioetica.

E’ membro dell’Osservatorio Bioetica e Diritto all’Università di Barcellona e del Centro per la Bioetica all’Università di Buenos Aires. Eleonora Lamm è stata inoltre ricercatrice presso il Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas (CONICET, Argentina), consulente in biotica e diritto all’ Universitat Oberta de Cataluña e direttrice del Percorso professionale in Bioetica all’Università di Mendoza.

E’ stata nominata ufficialmente dal Presidente della Corte Suprema Argentina come membro della commissione creata con il decreto legge 191/2011 per la riforma e l’aggiornamento del Codice Civile e del Commercio Argentino.

Infine, Eleonora Lamm è autrice di numerosi libri, capitoli di volumi e articoli di riviste pubblicate in Argentina, Regno Unito, Francia, Colombia, Brasile, Spagna, Uruguay e Cile, e altri paesi, e partecipa regolarmente a conferenze internazionali come speaker.

Steven Shrybman (Canada), è partner dello studio legale Goldblatt Partners LLP e si occupa di diritto commerciale internazionale e diritto pubblico, a Toronto e Ottawa.

La sua attività in campo legale abbraccia questioni legali nazionali e internazionali quali ambiente, commercio, diritti umani, processi di democrazia, proprietà intellettuale, salute e altri servizi pubblici.

Ha scritto molto di diritto internazionale e di investimento. Alla fine degli anni Ottanta ha pubblicato alcuni lavori all’avanguardia sulla relazione tra il libero commercio e l’ambiente. Ha rappresentato gruppi della società civile e sindacati quali intervenienti in numerose cause tra stati, investitori e organizzazioni commerciali dell’OMC.
 
Attualmente, Steven Shrybman è membro del Consiglio dei Canadesi e dell’Istituto per l’Agricoltura e le Politiche del Commercio.

Françoise Tulkens, Belgio, ha un dottorato in legge, un master in Criminologia e un certificato d’insegnamento (agrégation de l'enseignement supérieur) in giurisprudenza.

E’ stata professoressa di legge penale, diritto penale comparato ed europeo, giustizia minorile e sistemi di protezione dei diritti umani presso l'Università di Lovanio (Belgio), Università di Ginevra, Leuven, Ottawa, Parigi I, Rennes, Strasburgo e Louisiana State University.

Dal 1998 al 2012 è stata giudice presso la Corte europea dei diritti umani, come presidente della sezione, da gennaio 2007 e come vice-presidente del tribunale, da febbraio 2011. E 'stata membro associato del Belgian Royal Academy dal 2011. Negli anni seguenti fino al 2015, ha presieduto il consiglio di amministrazione della ‘Baudouin Foundation’. Inoltre, nel 2012, divento membro del Advisory Panel delle Nazioni Unite per il Kosovo.

Da giugno 2013 fu eletta dalle nazioni come membro del European Union Fundamental Rights’ Agency (FRA), di cui è attualmente il vice-presidente. Tulkens è autorice di numerose pubblicazioni in materia di diritti umani e del diritto penale ed è anche co-autore di vari libri di riferimento. Ha conseguito lauree ad honorem dalle Università di Ginevra, Limoges, Ottawa, Ghent, Liegi e Brighton.

Avvocati


Dr. Gwynn MacCarrick, Australia, ex-giurista presso l'Ufficio del Procuratore al Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia e ex difensore per il pannello speciale delle Nazioni Unite per crimini a Dili, Timor Est, quando un comandante della milizia fu accusato di 23 capi di imputazione per crimini contro l'umanità. Elaborerà l’accusa di Ecocidio.

"L’attività del Tribunale Monsanto contribuirà certamente allo sviluppo progressivo del diritto internazionale, chiarendo le responsabilità delle compagnie per i diritti umani, e informando il dibattito internazionale sull’opportunità o meno di evolvere e includere il reato di Ecocidio."

Dr. Jackson Nyamuya Maogoto, Regno Unito, si occuperà della questione se Monsanto sia o meno complice di crimini di guerra così come definiti nell’Articolo 8(2) della Corte Criminale Internazionale. E’ un docente di Diritto internazionale presso l'Università di Manchester.

"l potenziale ruolo delle compagnie come responsabili di crimini internazionali è stato legalmente riconosciuto nel Processo di Norimberga che ha condannato alcuni industriali tedeschi colpevoli di aver sostenuto la guerra portata avanti dalla Germania. Questo importante lascito di Norimberga è stato silenziosamente dimenticato nei decenni successivi dal complesso industriale e militare dominante. E’ arrivato il momento di richiamare l’attenzione sulle responsabilità e la complicità delle corporazioni. Il Tribunale Internazionale contro Monsanto avrà la funzione di resuscitare il lascito di Norimberga, “rispolverandolo” e dando nuova linfa al quadro legale internazionale: soggetti industriali possono essere coinvolti in crimini internazionali."


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